giovedì 23 febbraio 2012

Piergiorgio Odifreddi, il matematico incompetente


In fondo, la critica al Cristianesimo potrebbe dunque ridursi a questo: che essendo una religione per letterali cretini, non si adatta a coloro che, forse per loro sfortuna, sono stati condannati a non esserlo

Con questa frase tratta dal suo libello “Perché non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici)” il matematico Piergiorgio Odifreddi riassume tutto il suo astio nei confronti della religione e dei credenti, specialmente se cattolici. Questo personaggio, altrimenti un perfetto sconosciuto, è assurto agli onori della cronaca per la sua particolare polemica anticristiana che, per rendere più incisiva e clamorosa, ha infarcito di insulti. Il nostro matematico, che ama definirsi impertinente, non esita a dichiarare che: ”Il Cristianesimo è indegno della razionalità e dell’intelligenza dell’uomo”, che è “parte integrante del potere capitalista, razzista, sessista”, e che dunque “come tale andrebbe combattuto e abbandonato”.

Di critiche al Cristianesimo ne avevo sentite di ogni tipo, ma un attacco così diretto e becero alle fondamenta della fede cristiana mi ha lasciato letteralmente sorpreso. Odifreddi non si fa alcun problema, discetta di lingue antiche, di filosofia, filologia, teologia, storia, archeologia, esegesi biblica, religioni orientali pur essendo solo un matematico, censurando e bollando la Bibbia e i Vangeli come miti per creduloni. 

Visto che tale genio può permettersi di dare del cretino a gente come Dante, Copernico, Pascal, Pasteur, Leibniz, Maxwell, Mendel, ecc. ed essendo stufo di leggere i suoi continui insulti contro la mia fede, ho voluto saggiare la profonda preparazione storica che permette a tale “intelligenza” di porsi come l’unica mente in grado di illuminare i poveri credenti cretini soggiogati dalla Chiesa. Mi sono, così, iscritto al blog di Odifreddi su Repubblica.it, il “Non-senso della vita”, e ho cominciato ad interrogare il nostro “genio” sull’attendibilità dei Vangeli.

Alla mia affermazione secondo la quale i vangeli sono il frutto di una solida testimonianza il nostro “tuttologo” mi ha severamente ripreso informandomi che “due dei quattro vangeli non sono affatto attribuiti a “testimoni”, ma a gente che riportava ciò che avrebbe sentito da altri”, che “il quarto dei vangeli, appunto attribuito a un “testimone”, dichiara invece esplicitamente che è stato scritto “affinché crediate”: cioè, non come testimonianza, ma come propaganda” e che “le lettere di paolo, sono appunto dovute a una persona che dichiara anche lui di non aver mai incontrato Gesù e che ciò nonostante introduce per primo alcuni degli elementi fondamentali del cristianesimo, a partire dalla resurrezione, solo in seguito recepita nei vangeli e non presente nei manoscritti antichi del vangelo di marco”.

Pur essendo stato beneficiato da cotanta sapienza, rimasi alquanto sbalordito dall’inconsistenza di tali argomentazioni e non potei fare a meno di replicare che, in realtà, Marco riporta la testimonianza di Pietro, testimone oculare ed auricolare. Pietro molto probabilmente era analfabeta e, quindi, non poteva scrivere, ma la sua testimonianza resta. Luca raccoglie tante testimonianze di gente che aveva visto e che erano ancora vive, inoltre era compagno di Paolo che a sua volta ha conosciuto Pietro e Giacomo, testimoni oculari. Il quarto vangelo è il più tardo (circa 95-100 d.C.), la sua composizione è volta a sostenere le comunità cristiane neo formate provate dal pericolo delle persecuzioni. Per questo intento di sostegno e conforto è riportata quell’affermazione, ma questo vangelo poggia sulla testimonianza di Giovanni riportando dettagli che solo un testimone oculare poteva conoscere (piscina di Bethezda, Litostrato, Golgota, ecc.). Paolo divulgò un vangelo perfettamente coerente con quello di Pietro e Giacomo (cfr lettera ai Galati), prova ne è il fatto che NON viene introdotto alcun elemento fondamentale del cristianesimo. Infatti lo strafalcione più grosso di Odifreddi è proprio quello di ritenere l’annuncio della Resurrezione assente nei manoscritti più antichi del vangelo di Marco, infatti il nostro matematico ignora che la parte mancante del vangelo di Marco riguarda solo i versetti dal 9 al 20 del 16° capitolo. La Resurrezione è ben testimoniata da Pietro che Marco riporta: “Ma egli disse loro: "Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l'avevano deposto” (Mc 16, 6). 

Accortosi di non stare a confrontarsi con uno sprovveduto in materia, il prode Odifreddi pensò bene di tralasciare tali argomenti per ripartire alla carica con un pezzo forte del suo repertorio: Cristo non è mai esistito, le quattro testimonianze che lo proverebbero sono fasulle. Ma, anche qui, il nostro matematico sposa una causa persa infatti la stragrande maggioranza degli storici è invece convinta della storicità di tale esistenza. A questa notizia, Odifreddi replicò che non è affatto vero, infatti un gruppo di esperti ha da tempo stabilito che Gesù è solo un mito: lo “Jesus Seminar”. Peccato, però, che delle 150 persone che compongono quel gruppo di studio non c’è ne neppure uno che creda all’inesistenza storica di Gesù! A questo punto, visto che tutti gli storici credono all’esistenza storica di Gesù, il buon Odifreddi cominciò ad affermare che questi studiosi sono tutti biblisti e teologi che devono per forza “inventarsi” un Gesù Cristo per poter giustificare la loro fede. Ma anche in questo caso gli obiettai che tra i massimi studiosi del Gesù storico ci sono persone di religione ebraica (Schalom Ben Chorin, David Flusser, Geza Vermes, Paula Fredriksen, ecc.), quindi senza alcun interesse a mentire, e studiosi atei/agnostici (Michael Grant, Gerd Lüdemann, Bart Ehrman, Dale Allison, ecc.). Non sapendo più cosa rispondere il nostro matematico tuttologo sentenziò: “non considero storia la mitologia (religiosa e non), … è ovvio che la comunità dei biblisti creda all’esistenza di Gesù o alla storicità della Bibbia, così come la comunità degli ufologi crede all’esistenza degli UFO: di quello vivono e campano, … Io mi sono stufato, e passo ad altro e ad altri”, con buona pace anche degli storici atei/agnostici. 

La risposta stizzita di Odifreddi è più che comprensibile, è difficile accettare di essere sbugiardati in pubblico. Io gli parlavo di una comunità scientifica di storici, non di biblisti o teologi, quindi niente mitologia, ma il nostro tuttologo, pur non avendo alcuna formazione storica ed esegetica (è un geometra laureato in matematica, n.d.r.), si crede una mente superiore chiamata a dispensare il suo infallibile verbo alla povera massa di sprovveduti che ancora si affanna a studiare questi temi. Quando, però, gli si fanno notare i suoi errori e viene messa allo scoperto la sua sconcertante ignoranza, allora si affretta a considerare inutile lo studio di una materia che considera solo “mitologia”. Un vero esempio di pensiero nonsense.

Odifreddi non ha alcuna competenza storica ed esegetica, il suo panphlet contro il Cristianesimo è una penosa raccolta di strafalcioni storici e se si considera il fatto che è elencato tra i presidenti onorari dell’UAAR (Unione degli Atei Agnostici Razionali) abbiamo un quadro eloquente del livello deprimente dell’ateismo in Italia.

7 commenti:

  1. Ciao Luis, hai letto il commento riguardo a Odifreddi di Simon su Tornielli?
    http://2.andreatornielli.it/?p=3667#comment-112744

    Volevo giusto fare un post al riguardo anche sul mio blog, ad imperituro ricordo. :)
    A questo punto se ho tempo cito anche il tuo splendido post, che ora mi rileggo ;)

    yours

    Mauro Minstrel

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    1. Hai ragione, caro Minstrel! Simon è stato eccezionale, in poche parole ha dimostrato efficacemente l'assurdità logica dei "ragionamenti" di Odifreddi.

      Io non sono competente in filosofia e logica del pensiero, quindi ho "saggiato" la preparazione di Odifreddi dal punto di vista storico (la mia vera passione) restando allibito dalla sua ignoranza.

      Per me è un grande onore comparire nel tuo blog. Grazie!

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  2. Grazie luis. :)
    Trovi tutto qui: http://ilghila.wordpress.com/2012/02/29/comments-theologica-humilis-profile/

    Domanda rapida: dove posso raggiungerti via mail? Vorrei chiederti una cosa (banale). La mia la trovi qui:
    http://www.minstrel.it/contact.htm
    sotto il nome di Mauro :)

    Grazie ancora!

    yours

    MAURO

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  3. Allora la mia e-mail è luis1963@tiscali.it.

    A presto.

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  4. ragazzi, mi sono fatta i fatti vostri, ma non vi romperò le scatole....però li terrò presente...non si sa mai impazzisca all'improvviso e vi mando gli auguri in "linea diretta"!
    scherzavo, so tenere bocca e occhi chiusi!
    sakuti. Ritaroma

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  5. dimenticavo...complimenti... bravo! ogni tanto è necessario dimostrare che essere"cretini" per Dio è tutt'altro valore!"
    Dio ti benedica. RR
    ( mi riconoscete se mi firmo sempre così)?

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  6. Grazie Rita.
    Si così ti riconosco.

    Ciao

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