sabato 12 gennaio 2013

Mario Tozzi, il geologo tuttologo

Tra i personaggi più o meno noti dell’apparato mediatico italiano che non perde occasione di dar sfoggio del più bieco laicismo c’è senza dubbio il geologo televisivo Mario Tozzi. La sua immagine pacata sul piccolo schermo di competente divulgatore scientifico (anche se non sempre) stride fortemente con le sue consuete apparizioni radiofoniche. Mario Tozzi è ospite fisso in un programma radiofonico di una emittente romana molto seguita “RadioRadio”. 


Forse perché libero dai paletti imposti dalla televisione di stato, in ambiente radiofonico il nostro geologo si scatena inscenando una vera e propria dittatura di pensiero dove qualsiasi voce dissenziente viene coperta da insulti e contumelie. In questo ambito, dove Tozzi si sente il dittatore assoluto, non poteva che farne le spese la Chiesa Cattolica con i suoi sacerdoti, ritenuto il più grosso pericolo per la società contemporanea.
Per Tozzi il periodo storico più invidiabile fu senza dubbio: “La Spagna della guerra civile”, perché “i bacarozzi neri (cioè i sacerdoti) venivano inseguiti nelle Chiese e crocifissi sulle croci al posto di Gesù Cristo, cosa che aveva prodotto in Spagna un periodo di benessere sociale”, sempre dai microfoni dell'emittente radiofonica romana il pacato divulgatore scientifico ha anche informato che lui conosce “qualcuno della camorra che per 500 euro potrebbe far sparire il cardinale Ruini e anche il Tabernacolo”. Ancora il nostro illustre scienziato ha avuto modo di obiettare che “in Italia si continuano a costruire le Chiese, mentre bisognerebbe radere al suolo quelle esistenti con le ruspe o magari con la dinamite...”.

Parole a cui non c'è bisogno di aggiungere alcun commento, si tratta di normali convincimenti di chi, come la maggior parte dei laicisti, è ancora assurdamente imbevuto di retorica vetero comunista, modello URSS, già tanto cara ai celebrati Hack o Odifreddi.     

Ma oltre alla semplice invettiva ed ai propositi “democratici” di rispetto della libertà religiosa il nostro eroe laicista non ha mancato di dispensare alle masse il suo sapiente verbo di tuttologo affermando, sempre dal suo pulpito radiofonico, quanto i cristiani fossero infedeli alla Bibbia e divisi tra di loro mentre i musulmani eccellono nella compattezza coranica, dimenticando però le fazioni in cui sono divisi gli islamici. Oppure quando per denunciare la storica violenza della Chiesa Cattolica non ha esitato a paragonala alla furia ceca del terrorista norvegese Breivik, reputato cattolico pure lui, senza sapere però che il criminale essendo un fondamentalista massone e luterano non aveva niente a che spartire con il cattolicesimo. 

Si potrebbe continuare all’infinito, ma il livello di democrazia e di saccenza del nostro eroe continuerebbero ad essere invariabilmente inversamente proporzionali. Ecco un ottimo ed esplicativo esempio di “illuminato” laicista, scarsamente avezzo alla democrazia, come potrebbe esserlo chiunque guardi di buon occhio i regimi ateistici, ma molto incline alla falsificazione ed alla menzogna.

37 commenti:

  1. @ Luis
    “il nostro geologo si scatena inscenando una vera e propria dittatura di pensiero dove qualsiasi voce dissenziente viene coperta da insulti e contumelie.”

    Davvero molto appropriato. Però dovrebbe essere riferito alle Binetti di turno e a certi paludati d’oltre Tevere che praticano “La dittatura del pensiero” unico, cattolico intemperante. Sono riusciti perfino a riesumare un papa morto per mostrare come si punisce chi non ubbidisce. Hanno bruciato vivi anche gli stessi preti dissenzienti…..

    “ non ha mancato di dispensare alle masse il suo sapiente verbo di tuttologo affermando,… quanto i cristiani fossero infedeli alla Bibbia e divisi tra di loro”
    Come se fosse un bugia ! Beh, non è una bugia. Il maggior numero di morti della storia lo hanno fatto proprio i cristiani combattendo fra loro. Una dimostrazione di perfetta efficienza di certo Magistero (degli affari propri). I mussulmani almeno non hanno ancora usato l’atomica tanto per dirne una.

    E si potrebbe continuare all’infinito, ma il livello di saccenza dei nostri paludati che in cima al colle continuano a proclamare misteri misteriosi, parti verginali e la più succolenta teofagia sono sotto gli occhi di tutti. Chissà se la domanda fosse rivolta a Voltaire, a Galileo, ad Ario,ai Menoniti, a Giordano Bruno, ad Ataualpa, a William Tyndale, ai Trovatori, alle streghe, ai Lollardi, e ai Valdesi, agli indios, cosa risponderebbero. Fu fatta a pezzi anche la scienziata Ipazia, i Valdesi, gli Hussiti, i Catari, chissà, forse si potrebbe chiedere al sig. Ante Pavèlic fondatore degli Ustascia come andarono veramente le cose e chi furono gli “scatenati”. E mi scuso se ho dimenticato qualcuno.

    p.s.
    non disse Gesù : “Veramente vi dico: Non c’è nessuno che, avendo lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per amor mio e per amore della buona notizia, non riceva ora, in questo periodo di tempo, cento volte tanto, di case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e nel sistema di cose avvenire la vita eterna.”? ( Mc 10.29) Perché mai i paludati cattolici si lamentano se li “coprono di insulti” Non sapevano che sarebbe dovuto accadere così ? Dovrebbero porgere l’altra guancia invece di stare a lamentarsi. NO ? In fondo ognuno riceve sempre ciò che merita prima o poi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E chi lo sa se Gesù disse davvero 'sta cosa, visto che l'originale dell'agiografo non esiste e dunque quello scritto non è che quanto è stato tramandato da una Chiesa falsa, bugiarda, assassina, saccente, che fa a pezzi donne scienziato e usa la bomba atomica.

      Elimina
    2. @ minstrel
      “E chi lo sa se Gesù disse davvero “

      Se non lo sa lei che è stato alla Gregoriana, che è l’unico che sa pensare di suo, e conosce l’En archē ? Chi altri potrebbe avere le competenze per criticare certe altre competenze. No?

      Elimina
    3. Magari fossi stato alla Gregoriana. Ma gli amici che ci sono stati sono chiari: se si contesta la Chiesa, si contesta la verità di quello che c'è scritto in toto.

      Elimina
  2. Oh caro Sal, dopo i pastrocchi con l'Apocalisse, sei passato al tuo vecchio cavallo di battaglia: accusare la Chiesa di tutto e tutti... buon segno, non hai più niente da dire (ed è divertente vedere come non sai in alcun modo rispondere validamente a Minstrel).

    Di certo non replicherò alla valanga di sciocchezze antistoriche che hai sciorinato, ci penserò a tempo debito, in appositi post.
    Ora ti dico solo che se Cristo prevedeva persecuzioni alla Sua Chiesa, significa proprio che quella Cattolica, la più perseguitata di tutte, è realmente la Sua Chiesa.

    E tu? Come ti senti nei panni del persecutore? Cambia finché sei in tempo.

    RispondiElimina
  3. Cambio discorso, ma vorrei raccontare una cosa. Ho visitato una mostra su Costantino, molto interessante e ben fatta. Segnalo la presenza di un pezzo, seminascosto, assai interessante. E' un graffito, datato conm certezza all'inizio del terzo secolo (un secolo prima dell'editto)nel quale qualche buontempone prende in giro un certo schiavo perche' crede in Gesu', e lo fa disegnando una croce a cui e' inchiodato un uomo con testa d'asino. Piu' o meno lo scherno dice qualcosa come: lo schiavo taldeitali crede a questa fesseria qui.

    La croce (e non un fantomatico palo) non fu quindi certo un'invenzione di Costantino o di sua madre. La si inizio' a raffigurare come tale in ambiente cristiano in epoca piu' tarda per una ragione molto semplice: faceva orrore finche' continuo' a essere usata come strumento di morte, un po' come se negli Usa una religione usasse una sedia elettrica come simbolo, e lo si comincio' a fare quando si perse la memoria della stessa come strumento di tortura.

    Questo per dire che, prendendo un testo di duemila anni fa senza tener conto della sua lettura storica (e anzi disprezzando la stessa a causa dell'etichetta "cattolica"), si finisce a dire balle cosi' colossali da finire nel ridicolo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' questa?

      http://www.mostracostantino.it/

      Grazie della segnalazione GG! :)

      Elimina
  4. Si' e' questa caro Minstrel. Il graffito e' seminascosto, ma secondo me e' uno dei pezzi piu' importanti della mostra, il cui unico limite e' nel non descrivere da nessun punto di vista la controversia sulla realta' della conversione di Costantino, ma che per il resto mi sembra ineccepibile.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Forse ti riferisci al cosiddetto Graffito di Alessameno, o Graffito del Palatino, dove effettivamente compare, dileggiato, un cristiano che adora Gesù crocifisso.

      (http://it.wikipedia.org/wiki/Graffito_di_Alessameno).

      Un'eccezionale testimonianza storica di come i cristiani adorassero Gesù come Dio un secolo prima di Costantino e del Concilio di Nicea. Con buona pace dei vari Sal, Mauro, ecc. ancora convinti che il credo cristiano cattolico sia stato imposto da Costantino.

      Elimina
    2. e con buona pace dello stauros-palo di tortura... tsk

      Elimina
  5. Si' grazie, e' proprio quello. Non lo conoscevo (e non mi ero segnato il riferimento, quindi ti ringrazio di avermelo indicato)e mi e' subito sembrato un reperto eccezionale. Nella mostra e' messo in un cantuccio, quasi senza spiegazioni, spero non intenzionalmente.

    RispondiElimina
  6. @ Luis
    “Di certo non replicherò alla valanga di sciocchezze antistoriche che hai sciorinato, ci penserò a tempo debito, in appositi post.”

    Antistoriche ? Ma sig. Luis lei si sbaglia ! Devo ringraziare il sig. GG che menzionando "l’asino in croce", mi permette di ricordarle cosa i pagani di Roma pensavano dei “cristiani”:

    “ la maggioranza pagana dell'epoca vedeva il nascente culto cristiano come una setta pericolosa, un qualcosa di oscuro e maligno. Erano infatti diffuse diverse opinioni sul culto praticato dai cristiani, alcune delle quali sostenevano che essi praticassero cannibalismo rituale, violenza sessuale nei confronti di bambini, omicidio e infanticidio rituale, sostenessero l'ateismo, auspicassero la resurrezione dei corpi dei morti, e proclamassero l'odio nei confronti dell'umanità” - Wikipedia

    Notato ? Li avevano già classificati ! Lo avevano già capito. Che precisione no ?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma, caro Sal, tu sei pagano e, quindi, ragioni da pagano come quelli di Roma che, senza alcuna prova, accusavano i cristiani.

      Perché, vedi caro Sal, i pagani odiavano i cristiani in quanto non li conoscevano. Un'ottimo esempio di tale ignoranza, che già ti proposi in passato, è proprio l'Orazione contro i cristiani di Marco Cornelio Frontone, avvocato e retore a Roma, del II secolo, riportata dall'Octavius dell'apologista Minucio Felice. Una lunga sequela di accuse infamanti (tra cui quella di adorare un testa d'asino) e di seconda mano (Ho sentito dire…), a cui come risposta possono valere le parole che il cristiano Giustino rivolgeva in quegli stessi anni ad un altro accusatore del cristianesimo, il filosofo cinico Crescente:

      “Veramente è ingiusto ritenere per filosofo colui che, a nostro danno, rende pubblicamente testimonianza di cose che non conosce, dicendo che i Cristiani sono atei e scellerati; e dice ciò per ricavarne grazia e favore presso la folla, che resta ingannata” (II Apologia VIII).

      Ma guarda un po', caro Sal, sembra proprio che si parli di te.

      Elimina
  7. @ Luis @ GG

    E a proposito dell’Asino di Alessameno…… forse il sig. Luis che sa molte cose potrebbe avere una spiegazione tra questo graffito e la sindone.

    Dalla Sindone (per chi ci crede) si apprende che sia le mani che i piedi erano “inchiodati” ( v. anche Lc.24.39) mentre nella raffigurazione del graffito i piedi sono “appoggiati” e non inchiodati. Magari uno dei due è falso oppure tutti e due ?

    La croce in fondo rimane ancora un “mistero” oppure è tutto chiaro anche alla luce di ““E dovete badare bene alle vostre anime, …affinché non agiate rovinosamente e non vi facciate realmente un’immagine scolpita, la forma di qualche simbolo, la rappresentazione di maschio o femmina, la rappresentazione di qualche bestia che è sulla terra,” (Deut 4.15-17) Vale anche se è un asino in croce ?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ahahahahahah.

      Quanto le devo per la risata?

      Elimina
    2. Caro Sal, il graffito del Palatino fu tracciato per dileggio da un pagano romano nel II secolo, non da un testimone. E' semplicemente assurdo porlo in confronto alla Sindone.

      Cerca di fare ragionamenti più intelligenti.

      Elimina
    3. beh, si forse ha ragione, quelli erano pagani antichi ma erano riusciti a capire la vera essenza anche dei cattolici moderni....
      http://it.wikipedia.org/wiki/Case_Magdalene

      magari per lei questo non è assurdo !

      Elimina
    4. Sempre uguale, le si dimostra che dice sciocchezze (la croce non e' affatto un mistero, e' semplicemente una croce, da un graffito su un muro si puo' desumere che il patibolo era appunto una croce, non certo disquisire sui chiodi) e lei non batte ciglio, semplicemente passa alla successiva. Cerca di calmare le sue ossessioni cosi', ma le cose peggioreranno.

      Sa, i simpatici pensierini dei romani si inquadrano in un paio di secoli di altrettanto simpatici omicidi su larga scala nei confronti dei cristiani, compresi Pietro e Paolo che lei cosi' abbondantemente cita a sproposito, ai quali per primi si sarebbero applicate quelle accuse. Lei, si vede, ha scelto da che parte stare: quella dei pagani.

      Elimina
  8. @ GG
    “Lei, si vede, ha scelto da che parte stare: quella dei pagani. “

    Credo che lei ha perfettamente ragione sig. GG. Se i cristiani solo quelli che fanno a pezzi Ipazia, quelli che imprigionano le figlie in certi lager cattolici allo sgobbo per tutta la vita, e senza paga :“adolescenti, trattenute spesso contro la loro volontà; grazie alla complicità dei familiari delle ragazze, preoccupati di mantenere integro l’onore e la reputazione della loro famiglia, per evitare un pubblico scandalo, con l’intenzione di far espiare loro quelli che erano comunemente considerati gravi peccati.…..” – Wikipedia - quelli che approfittando del ruolo di educatori per fare dei loro adolescenti carne per il sesso, beh,… che dire, mi onoro di essere pagano. Almeno non mi cibo di carne e sangue umano anche senza transustanzazione.
    Stia bene

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' un suo diritto stare dalla parte dei pagani, quelli che dicevano cio' che lei ricorda su Pietro e Paolo, e li uccidevano di conseguenza. Si e' scelto la parte peggiore, io spero che le sara' tolta ma non sara' cosi' se non lo vorra'.

      Si rende conto del meccanismo che scatta in lei ogni volta? Io ho scritto un breve commento per mostrare ulteriormente, se mai ce ne fosse stato bisogno, che qualche centinaio di suoi scritti sul "palo di tortura" e sulla croce come invenzione di Costantino erano una pura e semplice balla. Lei che fa allora, non avendo niente da dire in merito? Ci parla di giovani schiavizzate e di cannibalismo, la butta in caciara insomma. Questi sono comportamenti ossessivi, al limite (temo oltre il limite) del clinico.

      Elimina
    2. Caro GG, hai ragione, è proprio così.
      Quando Sal comincia a parlare di cannibalismo e abuso sui minori è il segnale che non sa più cosa dire.

      La cosa grave è che tutto ciò non lo fa riflettere...

      Elimina
  9. @ Luis
    “Veramente è ingiusto ritenere per filosofo colui che, a nostro danno, rende pubblicamente testimonianza di cose che non conosce, dicendo che i Cristiani sono atei e scellerati; e dice ciò per ricavarne grazia e favore presso la folla, che resta ingannata” (II Apologia VIII).

    Ma guarda un po', caro Sal, sembra proprio che si parli di te.

    Si sig. Luis, “SEMBRA”. Il bello della storia è che i conti si fanno alla fine. E’ ancora da vedere chi ha ingannato la folla, a maggior ragione se io non ne ricavo grazia e favori….. infatti non faccio discepoli. Ciascuno ha la sua testa e ragiona come crede. Il mio è solo un punto di vista per aiutare a comparare le versioni. Ognuno sceglie e decide, mica vado in cerca dell’obolo… io ! Nemmeno di farmi il partito cattolico per evitare di pagare la “Tarsu” come la “Gregoriana” malgrado sia stata condannata con sentenza.

    “La sezione tributaria della Cassazione ha dato ragione all’amministrazione capitolina (sentenza 14 marzo 2012, n. 4027): l’esenzione prevista da Mussolini e dal Segretario di Stato vaticano card. Pietro Gasparri riguarda solamente le imposte sui redditi immobiliari, mentre la tassa sui rifiuti è il corrispettivo di un servizio legato alla produzione e al conferimento di spazzatura. Poichè, come qualsiasi altra sede universitaria, anche la Pontificia Università Gregoriana produce immondizia poi raccolta, non c’è alcun motivo per cui possa considerarsi esente.

    Il tentativo vaticano di appropriarsi ingiustamente di un privilegio – nel caso, evadendo un’imposta dovuta – è saltato. Miracolo!!!

    Possibile che con tutti quei professori non conoscano il vangelo ?
    Rendete a tutti ciò che è dovuto, a chi [chiede] la tassa, la tassa; a chi [chiede] il tributo, il tributo; a chi [chiede] timore, tale timore; a chi [chiede] onore, tale onore.(Rm 13.1-7)


    Tratto da: NIENTE PRIVILEGI PER L’UNIVERSITA’ DEL PAPA | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2012/06/18/niente-privilegi-per-luniversita-del-papa/#ixzz2IRP7N1ao
    - Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto dovuto !





    RispondiElimina
  10. Quel "sembra" era ironico, caro Sal.
    Tu sei un pagano, nemico di Dio e dedito alla menzogna. E come tutti i pagani non conosci Gesù, la Sua Chiesa ed il Suo Vangelo.

    Il tuo ennesimo link non mi fa alcun effetto. Come al solito si tratta di una bolla di sapone. Si trattava di stabilire se un tributo era dovuto o meno, non di una volontà di non pagarlo.

    RispondiElimina
  11. @ Luis
    A proposito di tributi....secondo lei lo stato italiano dovrebbe continuare a versare al vaticano l'8x1000 alla luce di queste notizie ?
    http://www.guardian.co.uk/world/2013/jan/21/vatican-secret-property-empire-mussolini
    Dalla quale viene fuori che si sono venduti la complicità ai crimini di Mussolini per un piatto di lenticchie ! No ?
    Perchè mai tutta questa segretezza ? Perchè avrebbero dovuto predicare gratuitamente ?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma non e' che questi del Vaticano siano complici anche di una prossima futura invasione di extraterrestri? O abbiano diffuso l'Aids? O spargano droghe con le scie degli aerei? O abbiano emanato qualche influsso malefico che le ha fatto bruciare l'arrosto stasera?

      Elimina
    2. Sal fai pace col cervello!

      L'8x1000 è un contributo volontario per supportare la Chiesa italiana. Lo Stato della Città del Vaticano non c'entra nulla.

      Elimina
    3. LO sapevo che avete sempre ragione. E che vuol farci sig. Luis l'ignoranza è dura da debellare. Ma deve avere pazienza. Se non crolla prima il cupolone, vedrà che prima o poi riuscirà a dire qualcosa di sensato o di sensazionale ?

      p.s. Farsi dare i soldi (contributo volontario) quando si hanno le tasche piene di dobloni e di lingotti d'oro e proprietà immobiliari miliardarie, non lo strova una roba da poveracci ? Sa, da dracula succhia sangue con ingordigia ? No ?

      Elimina
    4. Aaaa..., ma sei tosto!
      Le proprietà immobiliari sono dello Stato della Città del Vaticano e vengono utilizzate per finanziare le attività di tutta la Chiesa, non solo quella italiana.

      Elimina
    5. Ah..... lo Stato Città del Vaticano. Ma non è sempre quello gestito guidato diretto e governato da un certo Ratizinger detto BenedettoXVI e la sua corte principesca ?

      Ecco come si fa.... si acchiappa di quà e di là, ecco perchè c'è scritto "non potete essere schiavi di Dio e della ricchezza !" (Mt 6.24) - Quando sono Santa sede sono poveracci, quando sono SCV sono ricconi.... è un double face per accontentare tutti.
      NOn avevo capito. Lei ha sempre ragione sig. Luis.

      Elimina
    6. Non fare l'ironico Sal, il fatto non è che non capisci, ma che non conosci la Scrittura.

      Il brano di Matteo che hai richiamato dice: "non potete servire a Dio e a mammona"

      Il vangelo, quindi, non condanna la ricchezza materiale in quanto yale, ma come la si usa. Il verbo usato è servire e ciò significa che occorre disporre della ricchezza per fare il bene e non per fini personali. Papi e vescovi vivono sobriamente senza possedere nulla. Le ricchezze del Vaticano servono per attendere alla Carità.

      Elimina
  12. Non è ironia sig. Luis, è lei che si fa male da solo !
    E' masochista ?

    "Lo stipendio di un cardinale della Curia si aggira su una somma annuale netta di 150.000 euro, al quale si aggiunge il cosiddetto "rotolo cardinalizio" una somma tratta dalle rendite del Sacro Collegio.

    - Lo stipendio di un vescovo si aggira su una somma annuale netta di 39.000 euro, e ognuno ha a disposizione un fondo spese dell'episcopato di competenza."

    (Fonte il libro: "La santa casta della chiesa" di Claudio Rendina, ed. Newton Compton, 2009)

    Propio una robetta da poveracci che "servono" la povertà !

    http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20100105035228AALJkML

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Diventi vescovo Sal!

      Elimina
    2. Ma smettila Sal!
      Un prete non prende che 800/900 € al mese e un parroco non arriva a 1500 € al mese. I vescovi stanno sui 3000 € al mese. Un qualsiasi dirigente pubblico supera abbondantemente queste cifre. Il papa non ha neppure uno stipendio!

      Inoltre questi soldi sono totalmente messi al servizio della Comunità, i sacerdoti, preti o vescovi che siano non hanno nulla per sé, se non lo stretto necessario.

      Sal, sei di una tristezza infinita.

      Elimina
    3. @ Luis
      Se €1500 al mese le sembrano pochi per vedere speranza, falsa e indimostrabile.....oppure 3000 al mese che fanno 39000 l'anno netti + altri favori da tizio e caio.... si può proprio dire che lei è un modesto.

      Dica una preghiera per loro che se la passano così male. Farà cosa buona e giusta....credo ma non ne sono così sicuro.
      Veda lei, il vangelo parlava di "gratuitamente" e di "lavorare con le proprie mani". Vendere fumo non è un lavoro, è una truffa !
      (Mt 10.8; 1 Tess 4.11)

      Elimina
    4. Tu non capisci.
      Il vangelo non demonizza i soldi. Ricordati che " L'operaio è degno della sua mercede" (Luca 10:7), quindi è giusto che il sacerdote, il ministro della Parola, l'operaio chiamato nella vigna del Signore, abbia diritto ad uno stipendio e che a farsi carico di tale sostegno sia la comunità: "Colui che viene ammaestrato nella Parola faccia parte di tutti i suoi beni a chi l'ammaestra" (Gal. 6:6).

      Ciò che non va bene, ed è contrario all'Amore di Dio, è come si usano quei soldi. I beni materiali devono essere usati per gli altri, per donare la propria vita. E, questo fanno i sacerdoti, che rinunciano a tutto, famiglia, beni di lusso, ecc. per donarsi interamente alla comunità.

      Povero Sal, come sei lontano dal Regno di Dio.

      Elimina
  13. @ Luis
    “Tu non capisci”

    E’ vero sig. Luis, le sue stravaganze non e capisco perché oltre che essere incomprensibili sono improponibili e truffaldine. Però lei ha diritto a fare le sue proposte.

    Riporto due tesi, la sua a quella di Paolo, e lasciamo che siano i lettori a decidere. OK ?
    Lei sostiene che poiché : “L'operaio è degno della sua mercede" (Luca 10:7), è giusto che : "Colui che viene ammaestrato nella Parola faccia parte di tutti i suoi beni a chi l'ammaestra" (Gal. 6:6).

    Io sostengo che “la mercede” di cui è degno l’operario, non è lo sterco di Satana di cui la chiesa ha le mani piene(la volgare pecunia), ma la ricompensa celeste poiché :

    “Ogni cosa mi è lecita; ma non ogni cosa è vantaggiosa; continuate a vigilare che questa vostra autorità non divenga in qualche modo una pietra d’inciampo per quelli che sono deboli. Qual è, dunque, la mia ricompensa? Che mentre dichiaro la buona notizia io fornisca la buona notizia senza costo, al fine di non abusare della mia autorità nella buona notizia. Se vi abbiamo seminato cose spirituali, è un gran che se mietiamo da voi cose per la carne?...Tuttavia, non abbiamo fatto uso di questa autorità, ma sopportiamo ogni cosa, per non porre nessun impedimento alla buona notizia del Cristo. Qual è, dunque, la mia ricompensa? Che mentre dichiaro la buona notizia io fornisca la buona notizia senza costo, al fine di non abusare della mia autorità nella buona notizia. Sapete in che modo dovete imitarci, perché non ci siamo comportati disordinatamente fra voi né abbiamo mangiato gratuitamente il cibo di nessuno. Al contrario, con fatica e lavoro penoso, notte e giorno, abbiamo lavorato in modo da non imporre un costoso peso a nessuno di voi. “Se qualcuno non vuole lavorare, neppure mangi”. A tali persone diamo l’ordine e l’esortazione nel Signore Gesù Cristo che lavorando quietamente mangino il cibo che esse stesse guadagnano.
    (1Cor. 6.12; 1 Cor 8.9; 1Cor 9.18; 1Cor. 9.11; 1Cor 9.18; 2Tess. 3.7-8; 2Tess.3.10; 2Tess.3.12;)
    Vede distinto Luis, la sua tesi non ha fondamento; è di comodo. Utile ad assolvere il peccato di gola… Il Re è nudo e non ci sono atelier nei dintorni.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non dire fesserie Sal, tu non conosci la Scrittura, quindi evita queste lenzuolate di sciocchezze.

      La mercede dell'operaio, in Lc 10, 7, non è una vaga ricompensa celeste, ma un concreto riferimento alle necessità materiali (cibo, vesti, ecc.). Così anche i sacerdoti, inviati di Cristo come operai nella vigna, hanno bisogno di questa mercede.

      Paolo non dice affatto che i sacerdoti non devono guadagnare soldi, infatti il monito di Galati 6, 6 è chiarissimo in tal senso. I passi a cui fai riferimento si riferiscono alla situazione particolare dei Corinzi dove Paolo, come esempio, oppone il suo apostolato di rinuncia e sofferenza all'egoismo dei cristiani di Corinto nella loro libertà verso le carni immolate agli idoli. Infatti prima dei passi da te richiamati, Paolo afferma perentoriamente che:

      "Così anche il Signore ha disposto che quelli che annunziano il vangelo vivano del vangelo" (1 Cor 9, 14)

      E così anche per i Tessalonicesi. Paolo, col suo esempio di apostolato estremo, vuole educare quei cristiani a mangiare del proprio lavoro e a non vivere oziosamente, ma non dice che chi serve la parola non abbia diritto al sostentamento. Infatti ai Tessalonicesi dice anche:

      "Non che non ne avessimo diritto, ma per darvi noi stessi come esempio da imitare" (2 Tess 3, 9).

      Mio caro Sal, è la tua sgangherata lettura che non ha proprio fondamento, perché viene dal nulla. Io, invece, mi fido della Chiesa scelta da Cristo.

      Elimina