venerdì 3 gennaio 2014

Il presepe deriso




E' veramente curioso e di difficile lettura il concetto di offesa e vituperio che ha l'Arcigay. Il suo comitato locale di Messina ha pensato bene di "festeggiare" il via libera della Giunta comunale della città siciliana al registro delle unioni civili, imbrattando il pavimento di piazza Municipio. Un graffito raffigurava un presepe in cui nella capanna di Betlemme, con tanto di stella, il bambino Gesù è posto tra due Madonne, in modo da scimmiottare una coppia lesbica. A commento dell'"impresa" una scritta recitava: “Gesù è nato da una coppia di fatto”.


L'Arcigay ha anche dichiarato che il graffito non deve essere considerato un'offesa, ma un "messaggio forte contro le discriminazioni". Ma certo, perché i cristiani si dovrebbero risentire? Non è stata mica offesa la loro fede, non è mica stato deriso e sbeffeggiato un simbolo della loro fede, occorre anche rispettare le esigenze di ironia e sarcasmo di chi lotta per i propri diritti. Peccato, però, che non sono stati proprio questi i comportamenti che hanno caratterizzato la reazione dell'Arcigay dopo le innocue dichiarazioni di Guido Barilla di settembre scorso. Mi ricordo perfettamente, a seguito di normalissime e per niente offensive parole dell'imprenditore, le proteste e le minacce a tutti livelli, anche politico, che costrinsero il povero Barilla ad un'umiliante ritrattazione. Ovviamente è solo l'Arcigay che può stabilire ciò che è offensivo e ciò che, invece, rientra nella normale ironia. Stranamente, però, il tutto verso un solo senso.

Ecco un altro bell'esempio del senso democratico tipico del laicista, l'offesa diretta al cristiano è una satira, la critica verso le assurde pretese delle lobby gay, solo delle discriminazioni.

24 commenti:

  1. sono d'accordo.
    Obiettivamente due sole categorie continuano a essere derise e sbeffeggiate e guai se si offendono e guai a non divertirsi di fronte a qualsiasi porcata si dica nei loro confronti: queste due categorie di esseri umani sono i cattolici e i ciccioni, per loro non esiste la preoccupazione del politicamente corretto.
    Se poi un cattolico praticante ha la sfortuna di essere ciccione la sua sarà davvero una vita grama :-)

    RispondiElimina
  2. @Luigi Ruggini

    Questa dell'Arcigay di Messina è una scemenza, perchè offre ai cattolici la possibilità di gridare alla blasfemia e ricorrere alla sindrome dei sentimenti offesi.

    Tuttavia non fatevi prendere dal vittimismo, basta un disegno con i gessetti a mettere in crisi la vostra fede?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. No Myself, la mia fede non va in crisi per uno stupido disegno.
      A me preoccupa la totale mancanza di senso democratico di questa gente. Pretendono diritti inesistenti reclamandoli con la forza e con la prevaricazione, schiacciando e soffocando ogni critica.

      Elimina
    2. @Luigi Ruggini

      "A me preoccupa la totale mancanza di senso democratico di questa gente. Pretendono diritti inesistenti reclamandoli con la forza e con la prevaricazione, schiacciando e soffocando ogni critica."

      I diritti che "pretendono" in molti paesi sono realtà. Se per te sono "inesistenti", perchè la tua religione è contraria, è un fatto soggettivo che non ha rilevanza nello stabilire se un comportamento è democratico o no. Io questi atti di forza e prevaricazione compiuti dalle associazioni gay non li vedo, fammi qualche esempio. Possibilmente oltre al caso di Guido Barilla, per cui ti ho già risposto che il boicottaggio è un mezzo non violento.

      Elimina
    3. Il boicottaggio è di sicuro un mezzo non violento, ma boicottare la sincerità, quel tipo di schiettezza utilizzato da Barilla che ha semplicemente esposto un proprio punto di vista senza offendere, mi sembra una grande stupidata.
      Si preferisce l'ipocrisia e il politicamente corretto di tutti gli altri "pastai" che immediatamente son saltati su a dire quanto sono bravi e buoni e democratici e non discriminatori verso i gay?
      Poco furbo Barilla hanno detto in tanti, gente che conosco, cioè libero in privato di dire ciò che pensa ma non in pubblico diamine, un imprenditore come lui !
      Ci piace dunque la finzione, il fatto che le persone dicano ciò che non pensano, e pur di continuare a vendere nel caso specifico?
      Per quel che riguarda i diritti, è sacrosanto che ognuno conduca le proprie battaglie, senza però mancare di rispetto a nessuno e evitando volgarità varie (magari spacciate per la solita divertentissima satira) riguardo il sentimento religioso degli altri.

      Elimina
    4. Per me, invece, quello che è stato fatto alla Barilla è stata una cosa violenta. Non si è trattato solo di un semplice boicottaggio, ma di una vera e propria chiamata alle armi, una crociata in piena regola e il tutto per sopprimere una libertà di pensiero, un'opinione espressa correttamente senza offendere nessuno.

      Il cosiddetto "diritto al matrimonio" omosessuale non è un diritto perché non esiste il matrimonio omosessuale. E questo non perché lo dica la Chiesa Cattolica, ma perché lo dice la morale naturale umana. Il matriminio è, è sempre stato e dev'essere un'unione aperta alla vita per poter costituire la cellula base di ogni organismo sociale. Anche la nostra Costituzione riserva tale compito alla famiglia naturale, cioé quella formata da una donna e da un uomo.

      Gli atti di forza e prevaricazione delle associazioni gay sono numerosissimi, io mi limito a segnalre quelli che a mio avvido mi sembrano particolarmente eclatanti. Se vuoi un elenco fatti un bel giro:

      http://cristianiperlanazione.it/blog/attivisti-gay-irrompono-in-un-convegno-di-associazioni-cristiane/

      https://www.facebook.com/notes/salvatore-lazzara/le-minacce-violente-delle-lobby-omosex/607982262549488

      http://www.uccronline.it/tag/violenza-lobby-omosessuale/

      Elimina
    5. @Engy

      "Il boicottaggio è di sicuro un mezzo non violento, ma boicottare la sincerità, quel tipo di schiettezza utilizzato da Barilla che ha semplicemente esposto un proprio punto di vista senza offendere, mi sembra una grande stupidata."

      Puoi pensare che sia una stupidata e mi sta benissimo, anche il tuo successivo discorso sull'ipocrisia è un'opinione rispettabile.

      "Per quel che riguarda i diritti, è sacrosanto che ognuno conduca le proprie battaglie, senza però mancare di rispetto a nessuno e evitando volgarità varie (magari spacciate per la solita divertentissima satira) riguardo il sentimento religioso degli altri."

      Il problema è che per gli omosessuali è impossibile muovere una campagna di diritti senza offendere i cattolici. Perchè per i cattolici il concetto di legiferare a favore di una qualche unione omosessuale è un offesa di per sé. Quindi inevitabilmente i cattolici saranno offesi. Sarebbe stato come chiedere che i neri muovessero una campagna per i loro diritti senza offendere gli schiavisti razzisti: impossibile. Quindi l'unica richiesta sensata non è chiedere che nessuno si offenda, ma chiedere che non ci siano atti di violenza (nell'accezione in cui non comprende l'offesa).

      Elimina
    6. @Luigi Ruggini

      "Gli atti di forza e prevaricazione delle associazioni gay sono numerosissimi, io mi limito a segnalre quelli che a mio avvido mi sembrano particolarmente eclatanti."

      E ovviamente tu citi altri blog cristiani che come te fanno i vittimisti e chiamano atti di violenza cose che non lo sono.

      "http://www.uccronline.it/tag/violenza-lobby-omosessuale/"

      Ho visto il video. C'è qualcuno che fa il dito e grida insulti. Vengono lanciate (ma non si vede) una bottiglia di plastica e una lattina vuota. Alcuni tizi fanno parodia dei manifestanti. Un tizio si ferma a gesticolare un po' e i cameramen prontamente sottolineano che abbia una pistola nella fondina. Peccato che siamo negli Stati Uniti, dove il 90% dei cittadini ha un'arma. Il tizio in questione non estrae mai la pistola. In conclusione si tratta della stessa "violenza" di un pubblico che lancia pomodori, insoddisfatto di un pessimo spettacolo. Ovvero non è violenza.

      "http://cristianiperlanazione.it/blog/attivisti-gay-irrompono-in-un-convegno-di-associazioni-cristiane/"

      Dei manifestanti hanno alzato dei cartelli e gridato degli slogan interrompendo un convegno intitolato “Gender, omofobia, transfobia: verso l’abolizione dell’uomo?”. Certo, una manifestazione rumorosa, ma concretamente non ci sono state violenze.
      In compenso, per far capire il vittimismo di Cristiani per la Nazione, basta una loro frase dell'articolo: "Stiamo forse andando verso una dittatura gay?". Chiunque sia obiettivo sa benissimo che in Italia non potremmo essere più lontani di così da una "dittatura gay".

      "https://www.facebook.com/notes/salvatore-lazzara/le-minacce-violente-delle-lobby-omosex/607982262549488"

      Ecco, qui si fa sul serio, dei politici contro i temi gay sono stati minacciati di morte. Questa è sicuramente violenza e va perseguita. Ma vanno accusate le associazioni gay? Se sì allora vanno accusati i cattolici tutte le volte che qualcuno contro i loro temi è minacciato di morte, ad esempio Massimo Albertin. Poi si dice che i cittadini del Nord carolina, per aver votato in massa contro le nozze gay, sono stati definiti "odiosi, paranoici, bigotti di destra e stupidi uomini primitivi" da un giornale pro-gay. Di nuovo definire questa violenza è vittimismo, si tratta di insulti e stereotipi dello spessore standard che si trova sui giornali americani, basti pensare a come spesso i repubblicani definiscono i democratici e viceversa.

      Elimina
    7. @myself

      "E ovviamente tu citi altri blog cristiani che come te fanno i vittimisti e chiamano atti di violenza cose che non lo sono"

      E cosa dovrei citare? I blog laicisti che non ritengono questi fatti come delle offese?

      Tu puoi dire quello che vuoi, hai espresso un tuo parere, ma certamente non fai una bella figura a considerare un comportamento non violento quello di chi, di fronte ad una manifestazione totalmente non violenta, tira bottiglie e lattine, urlando minacce, bestemmie, parolacce e insulti vari. Quella manifestazione non era uno spettacolo da stadio a cui puoi tirare pomodori (cosa per me sempre deprecabile), ma occoreva portare rispetto. Giustificheresti anche coloro che protestando tirerebbero pomodori alla sfilata di un gay pride?

      E poi non è forse violenza irrompere in una sala interrompendo con la forza un convegno? Certo che è violenza! Ogni volta che si agisce senza rispettare la libertà degli altri, fuori da un comportamento democratico di rispetto, si è sempre violenti. E queste violenze sono state perpretate dalle associazioni gay a testimomnianza della natura violenta e prevaricatrice del loro modo di fare.

      Elimina
    8. @Luigi Ruggini

      "E queste violenze sono state perpretate dalle associazioni gay a testimomnianza della natura violenta e prevaricatrice del loro modo di fare. "

      Vabbeh, è inutile insistere su questo fronte perchè dovrei ripetere più o meno gli stessi discorsi che a suo tempo ho fatto per il post sulla Barilla e altri post sugli omosessuali.

      Proviamo su un'altro fronte: secondo te quale sarebbe per gli omosessuali il giusto modo di manifestare?

      Elimina
    9. Il modo giusto per protestare? Affermare, con forza, le proprie ragioni, ma senza offendere, oltraggiare e vilipendere il credo altrui.

      Elimina
    10. @Luigi Ruggini

      "Affermare, con forza, le proprie ragioni, ma senza offendere, oltraggiare e vilipendere il credo altrui. "

      Questo lo hai già detto, mi aspettavo una risposta più dettagliata. A me pare che inevitabilmente qualsiasi manifestazione che tratti l'omosessualità solo come un possibile orientamento sessuale, e non come un peccato, non possa che finire per offendere i cattolici. Quindi mi sarebbe piaciuto che tu fornissi un esempio di campagna o manifestazione che non offenda i cattolici.

      Elimina
    11. Ti sbagli, io stigmatizzo solamente la protesta che offende, quella che vilipende la fede cristiana e non ha rispetto per ciò che i cattolici ritengono sacro.
      Quando una manifestazione/campagna propugna l'omosessualità come un possibile orientamento sessuale, io non mi sento per niente offeso e reagisco unicamente da un punto di vista scientifico affermando che si tratta di una sciocchezza.

      Elimina
  3. Nel 2007 Franco Grillini, a proposito di uno spettacolo titolato "la Madonna piange sperma" che doveva andare in scena nel giugno del 2007 a Bologna (spettacolo poi cancellato tra tante polemiche e querele) disse secondo me saggiamente: «Io non avrei fatto quel titolo perché non mi interessa litigare con la Chiesa Cattolica. Polemizzo con la Chiesa Cattolica solo quando si mette di traverso rispetto, per esempio, alla garanzia dei diritti delle persone, con la pretesa di dettare legge al Parlamento italiano. Con un po' di buona volontà da parte di tutti si potrebbero evitare polemiche inutili. Ci sono moltissimi argomenti per dire la propria - ha concluso Grillini - senza bisogno di fare provocazioni eccessive e quindi starei un po' più attento quantomeno ai titoli».

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se Grillini ha detto questo, non ho difficoltà a riconoscergli che gli fa onore. Ma, purtroppo, le associazioni gay tendono a non segure tali direttive e indugiano spessissimo nell'offesa e il sacrilegio.

      Elimina
  4. Solo per una precisazione (un disegno per terra è un nulla, il mancato riconoscimento dei diritti civili, nel 2013, in un paese europeo - sia pur arretrato e periferico - è una vergogna senza fine... le organizzazioni gay italiane meritano una medaglia per la pazienza che mostrano... per me la questione finisce qui.)

    "La madonna piange sperma" è il titolo di una mostra di disegni che è stata tranquillamente esposta a Roma, a Forte Prenestino, senza che ci fosse problema alcuno. Quando è giunta a Bologna, benchè fosse stato raggiunto un accordo per modificarne il titolo onde non urtare la delicata sensibilità di nessuno, è stata strumentalmente attaccata dalla destra e in particolare da un deputato che ha presentato denunzia per vilipendio.
    Il disegno "incriminato", facilmente esaminabile in rete, è un colorato mosaico raffigurante il viso di una donna dal capo velato (con fattezze, a mio avviso, troppo moderne, per poter esser considerato una classica immagine della Vergine Maria) che pare piangere degli enormi spermatozoi stilizzati.
    Caro Luis, ti ricordi quando discutevamo di ciò che costituisce vilipendio e ciò che non lo è? Mi ero proprio dimenticato di indicarti questo caso che pur conoscevo benissimo.
    L'ovvio esito di tutto ciò è stato che il Giudice delle Indagini Preliminari ha accolto l'immediata richiesta di archiviazione del P.M. perchè, come ti avevo ripetuto sino allo sfinimento, non può esserci vilipendio senza la materiale offesa di un oggetto materiale consacrato o consacrabile alla Vergine o alla religione cristiana, come ad esempio una statua, una reliquia, un paramento, ecc.
    Dunque, e il disegno che ora esponi nel tuo commento e l'immagine "piangente" sono del tutto lecite. Puoi contestarle dal punto di vista artistico, puoi criticarne il contenuto, puoi chiedere la scomunica degli autori, puoi farne una copia e - come le valorose femministe andaluse - puoi andare in piazza a strapparla (o a bruciarla, come più tradizionale), ma devi tollerarne l'esecuzione, la pubblicazione, la diffusione. Altrimenti, tanto per ripetere le Tue parole "non ne ricaverai niente di buono, solo una pessima figura da prevaricatori intolleranti". Spero pertanto che eviterai una "caduta di tono di tale portata".

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono d'accordo, Ruggini, su quanto hai aggiunto sulla vicenda Barilla.
      Felsineus: opportune le tue precisazioni. Io penso però che, stringi stringi, un titolo così, da qualsiasi punto di vista e indipendentemente poi dai contenuti, sia di pessimo gusto e credo che poche persone - fortunatamente aggiungo - abbiano una fantasia così volgarmente fervida.
      Quando dici "delicata sensibilità di nessuno" con intento - credo - sarcastico, secondo me sbagli: io mi definisco agnostica, ho una mia spiritualità che ritengo cosa serissima, ma non mi sento di aderire ad alcuna confessione religiosa. Detto questo un titolo del genere personalmente offende anche me, mi fa abbastanza raggelare e penso sia una provocazione studiata a tavolino, pertanto biasimabile.
      Sul valore artistico della mostra poi non dico una mezza parola perchè sono incompetente totale. :-)

      Elimina
    2. "un disegno per terra è un nulla, il mancato riconoscimento dei diritti civili, nel 2013, in un paese europeo - sia pur arretrato e periferico - è una vergogna senza fine... le organizzazioni gay italiane meritano una medaglia per la pazienza che mostrano... per me la questione finisce qui"

      Un disegno che offende il presepe, che è chiaramente un oggetto di culto, in quanto vi sono raffigurati elementi essenziali della religione cristiana, è vilipendio della religione ai sensi dell'art. 404 CP. Protestare perché, sciaguratamente, si vuole introdurre l'anomalia del matrimonio omosessuale non è affatto un mancato riconoscimento dei diritti civili, perché l'unione omosessuale non è un matrimonio, quindi non ci sono diritti non riconosciuti.

      La raffigurazione della Madonna, perfettamente riconoscibile nelle fattezze del mosaico e chiaramente identificata come tale dal titolo della "mostra", che senza alcun dubbio costituisce una "cosa" oggetto di culto (secondo la terminologia utilizzata dall'art. 404 CP), è stata chiaramente vilipesa.
      La sentenza a cui, caro Felsineus, fai riferimento ha archiviato adducendo la singolare motivazione: "Per il codice la bestemmia è tale se indirizzata alla divinità. La Madonna non lo è"

      Da questa è possibile fare almeno due deduzioni:

      a) I giudici non hanno archiviato perchè non ritenevano l'immagine una "cosa" oggetto di culto, ma perchè la Madonna non è identificabile con Dio (sic);
      E' quindi dimostrato da una sentenza quanto sia risibile il cavillo di considerare come "cose" che formino oggetto di culto solo quelle materiali. E' ovvio (e lo dico da sempre) che è implicito, nell'interpretazione dell'art. 404 CP, che tra le "cose" che formano oggetto di culto sono da intendersi anche quelle che rappresentano tale culto.

      b) Il giudice doveva essere chiaramente un laicista o un lavativo, intento a rimpinguare velocemente e senza troppa fatica la sua statistica, per potersi inventare una motivazione delirante come quella.

      Elimina
  5. A quanto pare fai parecchia confusione, caro Luis.
    1) Prima di tutto non c'è nessuna sentenza, bensì un provvedimento di archiviazione. La tesi che afferma la penale illiceità delle condotte che tanto ti infastidiscono è sul piano giuridico una mera sciocchezza, indi, come ti dicevo, non merita affatto una sentenza di un Giudice e viene sconfessata in una fase preprocessuale, senza che venga disposto un rinvio a giudizio. E ci mancherebbe altro.
    2) Le tue considerazioni offensive nei confronti della persona del giudice che ha emesso il provvedimento - un provvedimento del tutto scontato e prevedibile - mi lasciano piuttosto costernato. Debbo purtroppo concludere che, oltre a non avere alcuna competenza in materia, difetti del necessario rispetto per valutare le competenze ed il delicato lavoro altrui. Nella specie, l'insulto "lavativo" oltre che volgare, pare altresì insensato, giacchè le responsabilità di un G.I.P. non sono affatto minori quando deve emettere un provvedimento di archiviazione (che implica un esaustivo esame della vicenda e una complessa decisione). Sarebbe normalmente più facile un "bel" rinvio a giudizio, che rimette tout court ogni spinosa decisione al Giudice del dibattimento.
    3) Quelle che tu ricordi (la madonna non è una divinità, ergo le parole ingiuriose che le si rivolgono non possono integrare un'ipotesi di bestemmia) non sono argomentazioni del Giudice, bensì valutazioni espresse dal Pubblico Ministero. Premesso anche quelle del Procuratore sono considerazioni del tutto corrette, autorevoli e fondate sul decisum di una notissima sentenza della Corte Costituzionale (trattasi peraltro del Procuratore capo, un magistrato di nota e consistente esperienza), è bene chiarire che il procedimento era stato aperto per un'ipotesi di vilipendio e, ovviamente, non di bestemmia, dato che quest'ultima non è un reato, bensì un semplice illecito amministrativo.
    Inoltre e soprattutto: un conto è la richiesta di archiviazione che formula il P.M., ben altra cosa è il provvedimento di archiviazione che il G.I.P. emette: quello che conta é il provvedimento del Giudice, di questo stiamo parlando.
    Le motivazioni del Giudice fanno riferimento, come ti dicevo, alla mancanza di un oggetto materiale vilipeso ed escludono l'integrazione del reato di vilipendio di cui all'art.404 c.p.
    Peraltro non si tratta di motivazioni controverse o di difficile comprensione: è sufficiente anche una conoscenza poco più che rudimentale del diritto penale per comprenderne l'ovvietà.
    4) Quanto all'accusa rivolta al Giudice di essere un "Laicista" (che di per sè sarebbe un complimento, ma che nel tuo contesto sembrerebbe addirittura sottintendere l'idea che il suddetto abbia deciso in base a valutazioni ideologiche e non giuridiche) ti invito a leggere quanto scrive il magistrato. Cerca anche di comprendere che un Giudice che intende svolgere i suoi doveri con scrupolo e correttezza applica sempre e comunque la legge, senza forzatura alcuna (meno che mai in malam partem, ossia per condannare qualcuno) e la applica anche se potrebbe non condividerla pienamente.
    Per il G.I.P. le norme penali sul vilipendio "si applicano se l’offesa è indirizzata nei confronti di cose che formano oggetto di culto o sono consacrate al culto, mentre non si applicano se l’offesa è diretta a una entità, come è in questo caso la Madonna: può sembrare paradossale perché per il credente è più importante l’entità rispetto all’oggetto o alla reliquia che la rappresenta, ma questa è stata la scelta del Legislatore."

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Carissimo Felsineus, sai bene che non sono un esperto della materia, quindi devi avere pazienza se nel commentare tali fatti cerco di non entrare nei dettagli tecnici, ma tendo a rimanere più sui concetti. Eppure, nonostante le mie imprecisioni, ritengo di non aver fatto poi tanta confusione, ma, anzi, di aver colto nel segno.

      Infatti:

      1) In effetti ho parlato di sentenza e me ne scuso, ma il provvedimento di archiviazione è una atto emesso da un giudice (G.I.P.), guarda caso proprio come una sentenza, nella stessa fase predibattimentale. Non penso, quindi, di esseremi troppo allontanato dalla realtà dei fatti. Caro Felsy, stiamo parlando amorevolmente su un blog, non in un'aula di filosofia del dirtto.

      2) A parte il fatto che il provvedimento non è affatto scontato e prevedibile, in quanto ricorre chiaramente la fattispecie prevista dall'art. 404 CP, ma una motivazione del genere non può che farmi pensare ad un malore, o chissà che altro, occorso al giudice. Devi capire, mio caro Felsineus, che le motivazioni di provvedimenti non costituiscono il Vangelo, ma sono criticabili e contestabili. Se un giudice scrive castronerie non può sperare di non essere criticato.

      3) Allora, per capirsi, oltre alla questione sulla divinità della Madonna, su cui stendo un velo pietoso, in soldoni il provvedimento di archiviazione si è basato sulla delirante motivazione secondo la quale, siccome c'è vilipendio se l'offesa è indirizzata nei confronti di cose che formano oggetto di culto o sono consacrate al culto, la Madonna ritratta sarebbe un'entità e non una cosa. Ma si può essere così limitati mentalmente? Se fosse giusta tale interpretazione allora l'art.404 CP sarebbe vitualmente inapplicabile, infatti basterebbe un disegno o una foto e il gioco è fatto. Invece l'interpretazione giusta è proprio quella diconsiderare come "cose" ogni rappresentazione. L'immagine della Madonna non è un'entità (sic), ma un'icona, che è certamente oggetto di culto, così come il preservativo, nella penosa messinscena del 1 maggio scorso, rappresenta chiaramente l'ostia.

      4) "un Giudice che intende svolgere i suoi doveri con scrupolo e correttezza applica sempre e comunque la legge, senza forzatura alcuna..."

      Che ovvietà! Sei così sicuro che proprio tutti i giudici svolgono i loro compiti scevri da ogni valutazione ideologica?

      Salutoni

      Elimina
  6. Sui vari punti:
    1) Anche se chiaccheriamo su un blog, non ci costa nulla dire delle cose esatte.
    Un provvedimento di archiviazione non è affatto una sentenza (non passa in giudicato) e parlare di sentenza potrebbe facilmente far credere ai più che qualcuno è stato imputato di qualcosa, ha subito un processo ed è stato prosciolto. Non è così: non c'è stato nessun imputato, non c'è stato nessun processo, non c'è stata nessuna sentenza, ma solo un cittadino che è stato sottoposto a delle (brevi) indagini che sono state ritenute inutili ed ingiustificate tanto dalla Procura che le ha svolte, quanto dal Giudice per le indagini preliminari che ne ha, alfine, disposto l'archiviazione. Una vera debacle per chi ha accusato degli innocenti di un reato.

    2) Normalmente le "castronerie" si leggono nei blogs, non nelle sentenze dei giudici. Agli errori di fatto e di diritto che certamente si possono individuare anche nei provvedimenti giudiziali si ovvia con strumenti processuali: impugnazioni, correzioni, ecc. Non sono invece di alcuna utilità le chiacchere da bar, tipo insinuare "malori", rozza impreparazione o dolo del giudicante.
    Inoltre, nel mondo del diritto, l'unica possibilità per capire come stanno realisticamente le cose è vedere cosa, alla fine dei conti, decidono i giudici.
    Un giurista può contrastare con buoni argomenti anche un orientamento delle sezioni unite e un grande giurista può contribuire a cambiarlo... e io so, caro Luis, che tu insegni la medicina a quegli incompetenti dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e non avresti pertanto difficoltà alcuna ad insegnar diritto ai magistrati, però, intanto, finchè la giurisprudenza non si modifica, il diritto "in action", quello che regola la vita delle persone, é quello. E di quello ha senso parlare: il provvedimento del Giudice felsineo che ti ho indicato dimostra, rebus sic stantibus, che hai torto.

    3 e 4) Sulla questione della "divinità della madonna nelle ipotesi di bestemmia" puoi stendere tutti i veli che ti pare, ma se vuoi ti spiego pure quella.
    Comunque intanto parliamo del vilipendio.
    L'articolo che puniva le offese che tanto ti turbano (all'iconografia mariana, alla rappresentazione dell'ostia o del presepe, ecc.) c'era, era l'art. 402 "vilipendio della religione cattolica". Ma ora non c'è più. Perchè non c'è più? Perchè era incostituzionale e la nostra Corte Costituzionale lo ha disintegrato nell'anno 2000, ossia da un bel pezzo. Quando l'art. 402 era ancora in vita, esso conviveva con l'art.404, che tu ora vorresti invocare affinche il tuo prossimo riceva delle sanzioni penali. Perchè convivevano? Ma è ovvio, convivevano perchè regolavano delle fattispecie diverse. L'art. 402 sanzionava ogni possibile offesa alla religione cattolica e, quindi alle sue immagini, icone, rappresentazioni, mentre l'art. 404 sanzionava e sanziona quelle offese che hanno un sostrato materiale, ossia ad oggetti ritenuto "sacri" o "consacrabili", così come l'art. 403 sanzionava e sanziona quelle offese che hanno un sostrato personale, ossia l'offesa ad un ministro del culto.
    Ora che l'art. 402 non c'è più, tu vorresti al suo posto usare l'art. 404, che serviva ad altro.
    Dal punto di vista della "scienza" penalistica ciò equivale ad un vero e proprio abominio, perchè tu vorresti forzare la lettera di una norma penale (che è sempre stata interpretata correttamente) per ottenere delle condanne... questo significa "profanare" il diritto penale, violandone il fondamentale principio di legalità e porre nel nulla i diritti fondamentali dei cittadini.

    RispondiElimina
  7. Tu mi hai chiesto se credo veramente che "tutti i giudici svolgano i loro compiti scevri da ogni valutazione ideologica" ... questo mi consente un attestato di stima verso i magistrati e verso i cattolici: ebbene io penso che in Italia, benchè ci siano numerosissimi magistrati cattolici, non ce ne sarebbe nemmeno uno che condannerebbe un innocente per vilipendio, forzando in malam partem il testo dell'art. 404, come fai tu.

    3 bis) C'è poi un'altra questione: i Giudici rispettano le pronunce della Corte Costituzionale. È il loro lavoro. Il reato di vilipendio della religione cattolica non esiste più, era incostituzionale. Tu non puoi formulare un'interpretazione dell'art.404 che lo ripropone. In altre parole, forzando il concetto di "cosa" sino a farvi ricomprendere delle entità immateriali, simboliche o iconiche tu non solo violi il principio di legalità, ma giungi anche ad attribuire all'art. 404 la stessa funzione punitiva che era propria dell'art. 402, trasformandolo in suo clone.
    Non puoi farlo. L'art. 402 era una brutta cosa. Violava la nostra Costituzione. Anche la tua interpretazione, dunque, la viola e nessun Giudice potrà mai accettarla o farla propria.
    Salutoni.

    Cara Engy, sono d'accordo con quello che scrivi ed effettivamente l'aggettivo "delicata" potevo anche risparmiarmelo... è frutto del fatto che quando vengono invocate sanzioni penali a sproposito tendo vieppiù ad irritarmi (...a quanto pare sono anch'io troppo "delicato").
    Nemmeno io ho competenza per valutare sul piano artistico o intellettuale le opere o le "provocazioni culturali" di cui si parla. Detto fra noi, non mi piacciono, non fanno affatto parte del mio "stile", non mi interessano, non penso meriterebbero particolare pubblicità. Tuttavia - e a maggior ragione - ritengo che sia mio dovere oppormi, con gli argomenti delle nostre leggi, quando si vuole far passare l'idea che siano illecite e che i loro autori siano dei malfattori che dovrebbero essere puniti.
    In altre parole, devi difendere non solo ciò che ti piace, ma anche ciò che disgusta od offende la tua sensibilità, quando assisti ad accuse che sono scorrette ed ingiustificate.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Felsy,
      so bene che un provvedimento di archiviazione non è una sentenza, ma, come ti ho già detto, parlavo di concetti, di motivazione e quella data dal pm non mi ha convinto. Punto. Rivendico il mio diritto ad avere un'opinione. E' bello tutto il tuo disquisire sull'art. 402 e 404, ma non hai precisato che l'art. 402 è stato abrogato solamente perché la religione cattolica non può essere messa su un piano superiore alle altre. La Corte Costituzionale non ha minimamente sconfessato Il concetto di vilipendio insito in quell'articolo. Alla luce di ciò se esiste una "cosa" che forma oggetto di culto allora c'è il reato e la "cosa" c'è ed è la raffigurazione della Madonna. Considerare solo il manufatto autentico e non quello riprodotto, mi sembra proprio un bizantinismo che puzza di laicismo.
      Mio caro Felsineus devo darti una cattiva notizia, purtroppo i magistrati sono uomini come tutti noi, con i loro pregi, ma anche con i loro difetti. Io, ad esempio, non mi fiderei troppo della serenità di giudizio di alcuni di essi, forse un po' troppo "sbilanciati", come ad esempio il giudice Tosti e la sua fobia per le croci...

      Salutoni

      Elimina