mercoledì 6 marzo 2013

Il senso democratico laicista

Agli europei indoor di atletica in corso a Goteborg, in Svezia, l’italiano Daniele Greco ha vinto l’oro nel salto triplo battendo in finale i due russi Samitov e Fyodorov. L’atleta pugliese ha così bissato la buona prestazione alle Olimpiadi di Londra dove si classificò quarto confermando il suo altissimo valore internazionale. Ha poi festeggiato mostrando al pubblico una maglietta con scritto "Gesù vive in me".

Un’impresa del genere, che ha dato lustro alla nostra atletica attualmente avara di soddisfazioni, dovrebbe suscitare un unanime entusiasmo eppure la solita propaganda laicista non si è fatta mancare l’inevitabile caduta di stile censurando il comportamento dell’atleta italiano. Su molti siti laicisti (vedi, ad esempio, qui e qui) Daniele Greco è stato accusato di “atteggiamento clericale”, di aver “offeso gli italiani non credenti” calpestando la loro “sensibilità” in dispregio della “laicità” dello stato italiano.

Di fronte a tali prese di posizione è difficile non restare allibiti da tale grettezza di pensiero. Che delitto avrebbe mai commesso il triplista italiano? Quello di aver espresso un personale convincimento? E da quando in qua è vietato esprimere liberamente le proprie convinzioni? Daniele Greco rappresentava forse una istituzione italiana o stava semplicemente ringraziando una Persona a lui cara? E se invece la scritta fosse stata: “io mi sento ateo” sarebbe stata offensiva per i credenti? I nostri cari laicisti avrebbero starnazzato per tale forma di violenza?

Il problema dei laicisti è proprio quello di non sopportare il fatto che esistano i credenti, che vivano per il loro Dio e che ne diano testimonianza, arrivando a negare anche la più elementare libertà personale che è quella dell’espressione.

E’ desolante constatare il completo “appiattimento” mentale che contraddistingue il pensiero laicista sempre pronto a calpestare le libertà altrui per imporre la loro triste e disperata visione della vita.

13 commenti:

  1. 0_0
    no dai Luis, basta inventarti 'ste cose... è impossibile.

    0___0

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  2. Che irriconoscenza. Se era salto triplo, teologicamente il balzo decisivo è stato quello del Paraclito, che non viene nemmeno menzionato.
    Inoltre, in ogni caso, in quel contesto, la scritta sulla maglietta ("Jesus lives in me") era egocentrica ed incompleta. Si doveva semmai scrivere: "the Jesus who lives in me jumps better than the Jesus who lives in Samitov and Fyodorov".

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    1. Ottimo, grande Felsineus!
      Ma io lo so che tu sei un laico e non un laicista. Per questo mi piaci.

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  3. @ Luis

    OT a proposito del tuo ultimo intervento sul sito UAAR

    Quando ti capita e con calma tirami fuori le profezie.
    Quella del virgulto di Jesse cos'è un oroscopo?

    Una profezia seria e controllabile è questa:

    Mc 9,1
    Mt. 16. 27-28
    Mt 10,23
    Lc 9,27
    Pietro I 4,7
    1 Corinzi 10, 11
    1 Corinzi 15,51-52

    Paolo, per la precisione, stabilisce che DA VIVO sarà rapito tra le nuvole per andare incontro al Signore

    Ebbene? Niente, nicht, nada. Niente di tutto questo.

    Tanto che ci vuole La seconda lettera di Pietro per tirare fuori una SCUSA, (per intenderci come la faccenda del virgulto che hai menzionato) per cercare di metterci una toppa.

    Peccato però che... sia un falso.

    E non lo dico io: prova a scoprire di chi sono le parole che seguono "Non solo l'uso della lettera non è attestato con certezza prima del III sec., ma, in più, alcuni la rigettarono, come ci testimoniano Origene, Eusebio e Girolamo. Anche molti critici moderni si rifiutano di attribuirla a San Pietro ed è difficile dar loro torto"

    Insomma una SCUSA, come tutte quelle che tiri fuori tu.
    Una scusa su una profezia che doveva essere la più importante e controllabile di tutte. Fallita.

    E di scusa in scusa si avverano TUTTE le profezie.
    Le faccio anch'io le profezie che si adempiono con le scuse.

    I credenti non a caso si chiamano cosi.

    A loro basta dire che 40 giorni rappresentano la "pienezza" e si bevono il fatto che lo stesso autore (?) da una parte dica che uno è asceso poco dopo la resurrezione e da un'altra dopo la "pienezza". Dettagli.Bello giocare con le parole eh Luis, magari sperando che nessuno se ne accorga...

    E certo Luis, una resurrezione menzionata da uno e dimenticata dagli altri è un dettaglio di poco conto.Un punto di vista. Così come gli zombie che saltano su dalle tombe e nessuno se ne accorge. Dettagli, dettagli, punti di vista. E i miracoli all'ingrosso di Giovanni sono una testimonianza seria.
    Figuriamoci fossero menzogne...

    Smentiti dai fatti, gruppi religiosi o politici non ammettono l'errore né cessano la propaganda, ma al contrario gridano più forte nella speranza di convincere anzitutto se stessi (Renato Testa).

    A proposito, l'episodio giovanneo dell'adultera non è menzionato altrove perché... è falso pure quello. Parola di dio.
    E quel che è "triste e disperato", caro Luis, è il vostro assoluto, pervicace e immutabile amore per la menzogna.

    Che perfetto, onnisciente e onnipotente arruffone...

    A proposito, che distratto sei, per la terza volta non hai risposto a questa:

    Sulla base di lettere anonime che raccontano “versioni” di un omicidio in cui uno dice che è stata utilizzata una pistola e un altro un coltello, uno che c’era un palo e uno che dice di no, uno che dice che c’era un testimone e l’altro quattro, che facciamo? Sedia elettrica?

    Punti di vista, dettagli: decidi.

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    1. Benvenuto Stefano. Mi fa piacere la tua visita.
      Non fa niente l'OT, possiamo parlare di tutto, solo una cosa: non trattiamo contemporaneamente troppi argomenti, altrimenti il tutto resta troppo caotico. Se ti va, parliamo di profezie.

      Ti è ostica la profezia di Isaia 11, 1? Perché parli di oroscopo? Il virgulto di Iesse è il figlio di Davide, cioè Gesù. Il profeta Isaia paragona il capostipite Iesse al ceppo senza vita di un tronco che emerge in terra arida da radici ormai morte, simbolo dei peccati e delle infedeltà perpetuate dalla dinastia regale davidica. Ma ecco la promessa della salvezza, un virgulto "netzer" spunterà da quel tronco morto.

      Le profezie che hai riportato dovrebbero essere quelle che a tuo parere non si sarebbero verificate. Non la penso allo stesso modo:

      Mc 9, 1; Mt 16, 27-28; Lc 9, 27: Questa profezia parla degli ultimi tempi: quando finirà questo mondo con l'affermarsi del Regno di Dio (Mc 8, 38; Mt 16, 27; Lc 9, 26) e quando finirà il vecchio Israele (distruzione di Gerusalemme 70 d.C.) con l'affermarsi del Vangelo di Cristo (Mc 9, 1; Mt 16, 28; Lc 9, 27);

      Mt 10,23: Anche in questa profezia è preannunciato il fatto che la fine del sistema dell'antica alleanza con la rovina di Gerusalemme e del suo tempio nel 70 d.C. introdurrà l'affermazione del Vangelo di Cristo;

      1 Pt 4, 7: Qui si parla dei doveri dei cristiani all'avvicinarsi della fine. Non la fine del mondo, ma quella personale, infatti Pietro non dice che la fine sia imminente, anzi esorta i credenti a compiere i loro doveri con calma. Non fissa alcuna data perché i tempi ed i momenti non sono rivelati all'uomo;

      1 Cor 10, 11: Qui Paolo considera la fine di Israele come un insegnamento istruttivo per il popolo di Dio di tutte le età successive. E siccome la tradizione orale non avrebbe potuto conservarli fedelmente, Dio ha disposto che fossero consegnati per iscritto, affinché potessero ammonire anche coloro che avrebbero vissuto nell'ultimo periodo della storia del mondo. Questo è il periodo messianico chiamato altrove il «compimento dei secoli», «gli ultimi tempi», «la fine dei giorni», ecc. Eb 9, 26; 1Pt 1, 20; Eb 1, 1; Gal 4, 4;

      1 Cor 15, 51-52: questa non è una profezia della fine del mondo, ma una speranza di Paolo che spera di essere ancora vivo alla seconda venuta di Cristo. Paolo sa bene che nessuno può conoscere la data esatta di questa venuta (1 Tess 5, 1);

      Mio caro Stefano come vedi questi passi non possono essere smentiti e non basta dire che tutto quello che scrivo sia solo una scusa, dovresti motivare perché sia una scusa. Ma tu questo non lo fai.

      In realtà su Uaar ti ho parlato di profezie dell'Antico Testamento che hanno tratteggiato precisamente, molto tempo prima, tutta la vicenda di Gesù e te ne potrei citare a decine.

      "La prima parte della Bibbia è scritta come se gli autori ne avessero letta la seconda. L'Antico Testamento è uno specchio, dentro vi è un volto: quello di Cristo" (Julien Green)

      Un saluto

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  4. La profezia del virgulto di Jesse:

    Il germoglio è germogliato e, dentro o fuor di metafora:

    i lupi continuano a sbranare agnelli, le pantere uccidono ancora i capretti, i leoni non danno tregua ai vitelli. In più gli uomini rendono la vita difficile a tutti gli animali.

    Ma basta dire che la redenzione c'è stata e il paradiso è rimandato a data da stabilirsi ed ecco l'ennesimo miracolo: la profezia è adempiuta.

    Un' altra profezia Luis, dai....

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    1. Caro Stefano, la Redenzione c'è stata e ora viviamo il tempo della Chiesa, i mille anni dell'Apocalisse.

      Non è una mia scusa, è nella Scrittura.

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  5. Luis

    giusto per fartelo sapere, nel caso tu dovessi ricapitare sul sito UAAR con la tua aria da agnellino in mezzo ai lupi (che tanto il germoglio è germogliato e quindi non ti succede niente) ho postato lì questo intervento:

    "E ora che fai posti un articolo dell'UAAR, notorio sito di laicisti cialtroni e ignorantoni?"

    Per inciso, riguardo al "dall’Egitto ho chiamato mio figlio"

    Matteo dice che dopo la nascita la famigliola fuggi in Egitto (gli tornava comodo per preparare la scena). Luca, quello che inizia spacciandosi per storico,ci dice che tornarono a Nazareth (che con germoglio non c'entra un bel niente, non più di quanto in Italiano questa parola c'entri con germano) poco più di un mese dopo che erano venuti a Betlemme.
    Ovviamente mi potrai dire che per una famigliola che aveva tra i suoi membri l'onnipotente in un mese si poteva andare in Egitto, sapere che Erode era morto (?) e ritornare indietro, dopo tutto non è mai stata a corto di miracoli. Ma anche questo è un dettaglio, figuriamoci le menzogne. Ovviamente puoi sistemarla dicendo che un mese è, come i 40 giorni o una generazione, la parolina che serve a far tornare tutto. E torna tutto,Luis, tranne l'onestà.
    Insomma Luis, ormai è chiaro, qui sul tuo sito (come ho precisato altrove intendo il termine da buon toscano)e altrove: se in qualche punto i vangeli concordano va bene perché concordano, se non concordano va bene proprio perché non concordano, Insomma la regola da seguire è: se viene testa vinco io se viene croce perdi tu.
    A proposito di cialtroni...
    A non rivederti più, spero.



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    1. Il fatto è che i vangeli non possono essere letti come se fossero una cronaca storica, sono testimonianze che appartengono, ognuna, ad una tradizione differente. La tradizione orale sull'infanzia di Gesù è diversa in Palestina, dove scrive Matteo, da quella di Efeso dove, presumibilmente, scrive Luca. Matteo, poi, associa alla tradizione a cui attinge anche la necessità di presentare Gesù come il Messia predetto dalle profezie quindi è più attento di Luca a questo aspetto.

      Non ha senso, quindi, andare a cavillare su una incongruenza del genere. Il fatto importante è il messaggio di una nascita straordinaria.

      PS
      Hai fatto bene ha sottolineare la mia leggerezza. Come ho anche scritto su Uaar, non intendevo riferirmi a tutti i frequentatori ed agli amministratori del blog. Per cui rinnovo ancora le mie scuse. Ho provveduto a rimuovere quelle parole dette senza attenzione e il dovuto rispetto.

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  6. A Stefano che pretende di distruggere il cristianesimo basandosi sulla Scrittura e non sa probabilmente che il cristianesimo non è assolutamente una religione del libro. Non è la Chiesa cristiana che si basa sulla Bibbia, ma è la Bibbia che si basa per esistere (si, per esistere) sulla Chiesa poiché la Bibbia è dichiarata PARTE della rivelazione dalla Chiesa perché VI SI RICONOSCE. Andrebbe poi chiarito cosa significa veramente "rivelazione", cosa si intende per "inerranza biblica" (che NON E' precisione storica né astrologia da quattro soldi alla quale solo dei superstiziosi crederebbero) e quindi comprendere quale è l'aspetto essenziale del cristianesimo tale per cui il cristianesimo NON è nemmeno paragonabile ad una religione!
    Ma che caz 'sta a dì questo? Niente di più di quello che si ripete da sempre nel magistero teologico cristiano dopo le straordinarie riflessioni teologiche medioevali di Alberto Magno, Tommaso, Eckart i quali hanno prodotto concetti coerenti ancora oggi inconfutabili (se non confutando la ragione stessa mediante la dissoluzione del principio di non contraddizione come fanno le teorie dell'assurdo).
    Aggiungo un apoftegma: la coerenza filosofica del cristianesimo non è nemmeno paragonabile alla contradditoria metafisica che oggi domina la riflessione moderna; essere tacciati di cretineria senza avere chiara la posizione filosofica cristiana e probabilmente seguendo il percorso tracciato dalla metafisica moderna è quanto meno un'azione temeraria.
    Non amando gli apoftegmi gratuiti metto comunque una fonte dove controllare e farsi devastare da informazioni coerenti e spiegate in modo illuminante.
    http://www.accademiadelredentore.it/blog-it/L%27essenza-del-cristianesimo.-Prima-conferenza-45.html

    Buona giornata!

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    1. Intendiamoci, l'affermaizone "Ma che caz 'sta a dì questo?" è una presumibilme domanda di un presunto lettore, non è riferito a quanto da Stefano proposto in questo pagine.

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  7. L'atteggiamento di Stefano è quello tipico che rende il laico un laicista: pensare di poter piegare ai propri fini ideologici ciò che non conosce e non comprende, arrivando così fino al disprezzo feroce, ma gratuito, per il pensiero altrui.

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